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La Sala da pranzo, adiacente alla Galleria, era ornata con tende in seta verde e sovrapporte raffiguranti scene di caccia, dipinte da Carlo Brunelli a monocromo e in stile antico.
Sulle pareti, il re aveva fatto collocare i ritratti dei suoi migliori cacciatori, Gennaro Rossi e Domenico Salerno, con i suoi cani di razza. Tuttavia, durante il regno dei Savoia, i quadri originari furono sostituiti con quattro dipinti di Gaetano Cusati, intitolati: Fiori, statue, trofei; Fiori, frutti, vasellami con contadini; Pesci e frutti di mare con pescatori; Verdura, polli, con figura di uomo e somaro.
Riguardo all’arredamento della sala, al soffitto si trovava un lampadario di cristallo con struttura in metallo a 18 lumi; alle pareti, vi erano due consolle rettangolari in legno di mogano, con piani di marmo, impellicciate di verde antico e dai piedi a colonne scanalate, impreziosite da applicazioni a rosoni dorati. Queste ultime sono oggi conservate al Museo di Capodimonte.
Al centro della stanza vi era un foro, ora contrassegnato sul pavimento da un ovale bianco, attraverso cui veniva fatta salire la Tavola matematica, di cui oggi ne rimane soltanto un esemplare, restaurato e conservato presso la Casina Cinese di Palermo. La tavola, costruita nel 1790 dall’ebanista Antonio Ross e dal meccanico Gesualdo Scognamiglio di Portici, consentiva di salire il cibo direttamente dalle cucine poste al pianterreno, attraverso un complesso sistema di pulegge e corde. Per imbandire la tavola, nel 1796 furono realizzati un servizio di stoviglie “alla greca”, per il re, e l’altro in porcellana di Sassonia, per la regina.
Per ricreare quella simmetria tanto ricercata da Hackert e dai Borbone, sul lato opposto alla Sala da pranzo se ne trova un’altra simmetrica arredata alla stessa maniera, con funzione di anticamera.
Pendant del ritratto del canettiere Gennaro Rossi, l’opera ritrae il canettiere
L’abile animalista Martin Ferdinand Quadal dipinge quasi certamente tr
L’opera Contadini, galli, verdura e asino è attribuita al pittore