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Pesca di tonni e coralli

Pesca di tonni e coralli

L’opera Pesca di tonni e coralli è scelta da Hackert per la Sala da gioco del Real Casino di Carditello, dove resta fino alla sua dismissione; nel dopoguerra, il quadro viene acquisito al patrimonio della Reggia di Caserta. 


Firmato da Giacomo Nani, il dipinto evoca stilisticamente la natura morta con Pezzogne, calamari e ostriche, attribuita allo stesso pittore.


Tra i pesci preferiti da Ferdinando IV, il tonno – insieme al pesce spada – era il preferito del re, che lo consumava in genere grigliato, con tutta la lisca piatta. 

Quando non era possibile rifornirsi a Santa Lucia, il sovrano si accontentava di pesce d’acqua dolce allevato nel Parco della Reggia di Caserta, dove si trovavano: cefali, nella Peschiera; carpe, nella Fontana dei Delfini; capitoni, alla Castelluccia; trote, nella Fontana di Eolo; granchi, in quella di Venere e Adone; cefali e anguille nel Giardino Inglese.


Dettagli

Olio su tela di Giacomo Nani (Porto d’Ercole, 1698 – Napoli, 1755)

Iscrizione: “Giacomo Nani f.”

Provenienza: Sala da gioco (dal 1792).

Collocazione attuale: Reggia di Caserta.

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