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Chi di noi esporrebbe, oggi, una natura morta di frutta dai toni così spiccatamente caravaggeschi in una camera da letto o negli ambienti attigui?
Eppure, nel 1817, il quadro è esposto a Carditello nella «Stanza per uso di Toeletta», nei pressi della Camera da letto.
La qualità pittorica, insieme ai giochi di luci e ombre, assimilano l’opera alla migliore maniera di Baldassarre de Caro, che è solito tornire con la luce i volumi e le forme della frutta.
Nell’opera, le pere succose, i meloni dalla scorza dura, le mele annurche tipiche delle aree vesuviane, l’uva nera, le melagrane mature e le prugne – sode e carnose – tutte contribuiscono a svelare e suggerire la luce, dalla quale emergono i volumi.
Olio su tela di Baldassarre de Caro (?, 1689 – Napoli, 1750), attr.
Provenienza: Real Sito di Carditello, Boudoir - Stanza da Toeletta
Collocazione attuale: Reggia di Caserta.