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Prima che un Real Sito, il Casino di Carditello era considerato innanzitutto una casa, così come re e regine erano esseri umani, con tutte le loro tenerezze. Deve essere per ragioni affettive, infatti, che durante il regno di Ferdinando II di Borbone, nel 1854, un quadretto di un artista di famiglia viene portato nella Stanza da Toeletta del sovrano.
Si tratta del Principe Don Sebastiano di Borbone, identificabile molto probabilmente con Sebastiano di Borbone-Spagna, infante di Spagna e Portogallo (Rio de Janeiro, 1811- Pau, 1875) e cugino di Ferdinando II, che nel 1832 aveva sposato una sorella del re: Maria Amelia di Borbone (Pozzuoli, 1818 – Madrid, 1857), di cui si conserva un ritratto, dipinto da Giuseppe Cammarano, nelle collezioni della Reggia di Caserta.
Nel 1887, venute meno le ragioni affettive in piena epoca Savoia, il quadro viene trasferito nelle collezioni del Palazzo Reale di Caserta, non ancora trasferito al demanio.
Nella piccola scena domestica del dipinto, in cui è possibile riconoscere una mano infantile, sono rappresentate, tra le altre cose: una cesta, una cipolla, dei carciofi, un cavolfiore, delle pentole in rame e in cotto, una bottiglia di vino e, in primo piano a sinistra, un piccolo uccellino - bilanciato sulla destra da alcuni pesci; chiude la composizione un quadretto devozionale con l’immagine di Sant’Antonio Abate, il cui culto viene rivitalizzato alla fine del Seicento, dopo la donazione delle reliquie del santo all’omonima abbazia.
A Napoli, nella chiesa situata in Piazza Carlo III, di fronte alla cappella di Sant’Antonio Abate si trova quella dei cavalieri costantiniani, dedicata al principe Ferdinando delle Due Sicilie. Il borgo in cui si trova la cappella, meglio conosciuto come “o’ buvero”, prende il nome proprio dal santo. Identificato come il protettore degli animali domestici, Sant’Antonio Abate è considerato anche il curatore dell’herpes o “fuoco di Sant’Antonio”, che veniva curato con grasso di maiale.
Olio su tela di Principe Don Sebastiano di Borbone (Rio de Janeiro, 1811- Pau, 1875), attr., post 1820.
Provenienza: Real Sito di Carditello, Boudoir - Stanza della Toeletta (dal 1854)
Collocazione attuale: Reggia di Caserta.