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Interno di cucina con tacchino, capretto, quaglie, funghi, cavoli rapa e uva bianca

Interno di cucina con tacchino, capretto, quaglie, funghi, cavoli rapa e uva bianca

Il dipinto, firmato da Giacomo Nani, si trovava esposto in coppia con la natura morta raffigurante un piatto di maccheroni. Vi si trovano rappresentati un tacchino, un capretto, quaglie, funghi, cavoli rapa e una cesta ricolma di uva bianca. 


Nel 1947 l’opera viene inviata al Museo di San Martino di Napoli. Oggi, benché di proprietà della Reggia di Caserta, il dipinto si trova al Museo Duca di Martina: restaurato nel 2010, è oggi esposto al piano terra del museo napoletano.


Tra gli ortaggi presenti nella tela spicca il cavolo rapa, molto diffuso nell’area del catanese e usato soprattutto come foraggio per gli animali. In cucina, sono tuttora consumati crudi nelle insalate, bolliti, cotti a vapore o stufati in padella con olio, burro, aglio o altre spezie. 

I funghi, invece, erano più comuni e facili da trovare nei parchi e nei giardini settecenteschi, sia in autunno che in primavera; scelti da mani esperte, essi venivano consumati freschi, secchi o in salamoia. Il cuoco Vincenzo Corrado suggeriva di cuocerli con olio e condirli con un battuto di aglio, prezzemolo tritato, acciughe, pepe e succo di limone: una ricetta da provare!

Dettagli

Olio su tela di Giacomo Nani (Porto Ercole, 1698 – Napoli, 1755)

Iscrizione: “Giacomo Nani f.”

Provenienza: Real Sito di Carditello, stanza della Toletta dal 1817.

Collocazione attuale: Napoli, Museo Duca di Martina.

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