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Il dipinto è stato a lungo ritenuto una raffigurazione delle scene presepiali borboniche: in esso, due vacche due pecore e una capra dal manto scuro fungono da protagonisti di un paesaggio semplice e idealizzato.
È noto che la tela giunge a Carditello dopo la Restaurazione, per sostituire alcune nature morte esposte nel 1792 e mai più ricollocate.
L’opera è firmata da Giacomo Nani, artista specializzato in interni da cucina e massimo rappresentante a Carditello di una pittura gradevole e colorata, che ritrae i prodotti della Terra di Lavoro con modi che ricordano gli affreschi rinvenuti a Pompei ed Ercolano.
Apprezzato dal collezionismo napoletano sin dagli anni Venti del Settecento, Nani è gradito anche da Carlo di Borbone, che – per celebrare la Campania Felix – invita il pittore a riprodurre i suoi lavori sulle ceramiche della Real Fabbrica di Capodimonte.
È noto anche che il re abbia inviato 24 opere dell’artista in dono alla madre, Elisabetta Farnese.
Olio su tela di Giacomo Nani (Porto Ercole, 1698 – Napoli, 1755)
Iscrizione: “Giacomo Nani f.”
Provenienza: Real Sito di Carditello, Ingresso ovest dal 1817
Collocazione attuale: Reggia di Caserta.