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La natura morta Cacciagione è esposta nell’Appartamento Reale a partire dal 1817, quando risulta nella Sala di ingresso est.
Nel dopoguerra, con la dismissione del sito, il dipinto viene acquisito nel patrimonio della Reggia di Caserta, dove attualmente si trova privo della cornice.
Attribuibile a Baldassarre de Caro per cromatismo e caratteri stilistici, la tela – di elevata qualità – è da riferire all’ultima produzione del pittore.
L’artista, così come Nani e altri maestri delle nature morte napoletane del primo Settecento, si forma alla bottega di Andrea Belvedere. Fatta eccezione per un primo esordio floreale, il pittore diviene presto famoso per nature morte e scene di caccia, molto desiderate dall’aristocrazia napoletana.
Alla corte di Carlo di Borbone risulta attivo anche suo figlio Giuseppe, a cui sono attribuite alcune cacce al cervo e al cinghiale esposte alla Reggia di Caserta, nella stanza dedicata allo studio della principessa Maria Cristina, la figlia di Ferdinando IV e Maria Carolina destinata a sposare Carlo Felice di Savoia.
Olio su tela di Baldassarre de Caro (Napoli ?, 1689 – 1750), attr.
Provenienza: Real Sito di Carditello, Sala di ingresso est dal 1817
Collocazione attuale: Reggia di Caserta.